Lazio'900

Società di studi fiumani

Metadati

Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione:
7 novembre 1960
Storia istituzionale
La Società di studi fiumani nacque a Fiume (oggi Rijeka in Croazia) nel 1923, dalla disciolta Deputazione fiumana di storia patria istituita nel 1909 soprattutto per l'incitamento del giovane intellettuale fiumano Egisto Rossi (1881-1908), il quale sperava che si realizzasse una storia di Fiume e che si creasse al contempo un archivio storico della città. Al principio del II conflitto mondiale la Società era stata costretta a sciogliersi e fu assorbita dalla Deputazione di storia patria delle Venezie. Il 27 novembre 1960, dietro espressa iniziativa di Attilio Depoli e di altri intellettuali fiumani (Enrico Burich - in quegli anni direttore dell'Istituto italo-germanico di Roma - Giorgio Radetti, Gian Proda, Casimiro Prischich e Vincenzo Brazzoduro) la Società fu ricostituita a Roma: il primo presidente eletto fu Attilio Depoli. Il contesto storico che fa da sfondo alla sua ricostituzione è la tragedia, alla fine del secondo conflitto mondiale, dell'esodo dei fiumani, giuliani e dalmati dalle terre d'origine. La sconfitta dell'Italia comportò l'occupazione da parte delle truppe jugoslave di Tito delle terre che vennero incorporate definitivamente nella nuova Jugoslavia federativa in seguito al trattato di pace di Parigi (10 febbraio 1947). Il regime comunista jugoslavo, instauratosi a Fiume dal 3 maggio 1945, risultò assolutamente incompatibile con i sentimenti, le speranze e le abitudini di vita dei fiumani italiani, che gradualmente iniziarono ad abbandonare la loro città. Numerose furono le associazioni degli esuli giuliano-dalmati in Italia; in particolare quelle fiumane si costituirono a partire dal 1946 nei più svariati ambiti: dalla Società nautica Eneo all'orchestra d'archi Tartini, dalle numerose Leghe sorte in olte città, alla ricostituzione della sezione di Fiume del Club alpino italiano. Nel 1966 nasceva il Libero comune di Fiume in esilio. La Società di studi fiumani si costituì con lo scopo di illustrare, raccogliere e preservare le memorie e i documenti che riguardano la città di Fiume, la Liburnia, le isole del Carnaro e tutti i territori adriatici di affine cultura, dalle origini ad oggi.
Dal 1963 la Società si è fatta carico di gestire l'Archivio Museo storico di Fiume, al fine di valorizzare al meglio e di tramandare alle future generazioni la storia e l'identità culturale fiumana, istriana e dalmata di tradizione italiana. La prima idea di raccogliere in un archivio-museo le memorie di Fiume era sorta già nel 1956: se ne trova traccia nella corrispondenza tra mons. Luigi Torcoletti (1881-1956) e Nino Perini (1894-1967), medico radiologo e stimato poeta. Nel 1964 venne inaugurata ufficialmente la sede ell'Archivio Museo storico di Fiume in un immobile di due piani concesso in affitto dall'Opera per l'assistenza ai profughi giuliani e dalmati e situato nell'ambito del quartiere giuliano dalmata di Roma. Successivamente i locali furono acquistati dalla Società grazie al contributo offerto da Oscarre Fabietti (1912-1993), allora sindaco del Libero comune di Fiume in esilio.
L'istituzione dell'Archivio Museo era il frutto del desiderio di raccogliere e salvare dall'incuria e dalla dispersione una grande quantità di materiale librario, documentale, artistico e fotografico, insieme a cimeli d'ogni genere. Il compito di raccogliere e inventariare la grande quantità di materiale pervenuto (e che continua tutt'oggi a pervenire), fu affidato in un primo tempo a Gian Proda e successivamente ad Andrea Petrich e a Giovanni Gustincich. Nel 1989 la Società di studi fiumani diede vita al dialogo culturale con la città d'origine. Nel 1991 Amleto Ballarini, attuale presidente del sodalizio assieme al gen. Vasco Lucci, fu ricevuto dal sindaco di Rijeka Zeljko Luzavec.
La Società di studi fiumani è impegnata a promuovere seminari, convegni e a partecipare a convegni internazionali e mostre. Indice borse di studio sulla storia delle terre adriatiche orientali: Istria, Fiume, Dalmazia. Favorisce con assistenza gratuita l'elaborazione di tesi di laurea. Cura e promuove con l'Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio il dialogo con la città d'origine e con le organizzazioni della comunità italiana ivi residenti. In tale ambito favorisce e sostiene la conoscenza dell'identità fiumana di carattere italiano assegnando dei premi annuali alle scuole italiane di Fiume e partecipa a qualsivoglia iniziativa volta a tal fine. Ivi collabora alla tutela del patrimonio culturale con il concorso delle autorità cittadine, delle istituzioni culturali esistenti e con gli organismi della attuale minoranza italiana e della maggioranza croata. Inoltre promuove e realizza la pubblicazione di volumi per la propria collana di studi storici fiumani, di monografie e di videocassette e cura inoltre, sin dal 1923, la pubblicazione della rivista Fiume, erede del Bullettino della deputazione fiumana di storia patria, il cui primo numero risale al 1910. La rivista Fiume ha ripreso le pubblicazioni dal 1952 dopo il drammatico esodo della popolazione originaria, e recava il sottotitolo "Rivista di studi fiumani" fino al 2000, anno in cui esso è diventato "Rivista di studi adriatici" con periodicità semestrale.
L'Archivio Museo storico è attualmente diretto da Marino Micich. Il conservatore dell'archivio è Danilo L. Massagrande coadiuvato da Emiliano Loria. L'Archivio Museo storico è stato riconosciuto "sito di eccezionale interesse storico artistico" con decreto del Ministero della pubblica istruzione n.103089 del 12/07/1972. Nel 1986 per la sua attività la Società ha conseguito il Premio della cultura conferito dalla presidenza del Consiglio dei ministri. L'archivio fiumano è stato poi dichiarato di "notevole interesse storico" dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con decreto 103111 del 20/02/1987. Infine l'Archivio Museo storico di Fiume è riconosciuto e tutelato nell'ambito della legge 30/03/2004 n. 92, che ha istituito il "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e stabilito la concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati.
L'Archivio Museo è ordinato per settori:
MUSEO
Conservazione ed esposizione di cimeli, fotografie, bandiere, manifesti e quadri (si conservano opere di pittori fiumani quali Carlo e Marcello Ostrogovich, Giorgio Simonetti, Oloferne Collavini, Giulio Lehman, Carminio Butcovich-Visintin e altri).
EMEROTECA
Si conservano le annate di riviste e quotidiani pubblicati a Fiume fino al 1947 (Delta, Termini, Il Popolo, La Bilancia, L'Eco di Fiume, La Vedetta d'Italia, ecc.) e le pubblicazioni periodiche delle associazioni giuliano-dalmate dell'esodo (La Voce di Fiume, L'Arena di Pola, La Difesa Adriatica, La Rivista Dalmatica).
BIBLIOTECA
La biblioteca possiede più di 5.000 volumi, tra cui opuscoli, monografie antiche e moderne e manoscritti riguardanti la storia di Fiume, dell'Istria e della Dalmazia dalle origini ai giorni nostri, anche in lingua tedesca, ungherese e croata; una raccolta delle opere di Gabriele d'Annunzio; particolare attenzione viene data alla raccolta di opere sull'esodo, sia dal punto di vista storico che letterario.
ARCHIVIO
L'archivio possiede una notevole raccolta di documenti di interesse fiumano, tra i quali due copie manoscritte degli Statuti elargiti a Fiume dall'imperatore Ferdinando I d'Austria nel 1530, tutta la corrispondenza autografa tra Gabriele D'Annunzio e Antonio Grossich (1919-1921); il Libro dei verbali della Giovine Fiume (la società irredentistica fiumana), i verbali del Consiglio nazionale italiano di Fiume. L'Archivio è articolato in quattro sezioni principali: 1) Fondo Riccardo Zanella, 2) Fondo Antonio Grossich. 3) Fondo Personalità Fiumane 4) Fondo Esodo.
Struttura amministrativa
L'Archivio Museo storico di Fiume è organizzato in 4 settori: museo, emeroteca, archivio, biblioteca. Inoltre vi è un'area per incontri con tavoli di consultazione e proiezione di filmati.
Funzioni e attività
La Società di studi fiumani cura l'acquisizione al patrimonio sociale di cimeli, documenti, libri, opere d'arte, manoscritti e stampe relativi ai territori adriatici ceduti dall'Italia dopo la Seconda guerra mondiale alla Jugoslavia.
Archivi
L'archivio possiede una notevole raccolta di documenti di interesse fiumano, tra i quali due copie manoscritte degli Statuti elargiti a Fiume dall'Imperatore Ferdinando I d'Austria nel 1530, tutta la corrispondenza autografa tra Gabriele D'Annunzio e Antonio Grossich (1919-1921); il Libro dei verbali della Giovine Fiume (la società irredentistica fiumana), i verbali del Consiglio Nazionale Italiano di Fiume. L'Archivio è articolato in tre sezioni principali: 1) Archivio Riccardo Zanella, 2) Archivio Antonio Grossich. 3) Fondo Personalità Fiumane 4) Fondo Esodo.
L'Archivio Zanella è stato acquisito grazie alla donazione del figlio, Riccardo Zanella, che in un primo tempo lo aveva affidato a Luciano Muscardin. Il Fondo Personalità Fiumane è una raccolta di documenti che si è venuta formando negli anni attraverso le donazioni di singole persone; si conserva in particolare la documentazione sui senatori Riccardo Gigante e Icilio Bacci, sul senatore a vita Leo Valiani, sui germanisti Ladislao Mittner ed Enrico Burich, su Andrea Ossoinack, ultimo deputato fiumano al Parlamento ungherese, su Michele Maylander, podestà di Fiume, protagonista politico nel periodo tra '800 e '900, autore della monumentale Storia delle Accademie d'Italia. Il Fondo Esodo è costituito da documenti riguardanti esuli giuliano-dalmati, la storia dell'esodo e del Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma.
Bibliografia
- L'Archivio - Museo di Fiume, a cura della Società di Studi Fiumani, Roma 1968.
- Ballarini A. e Micich M., Guida alla Società di Studi Fiumani e all'Associazione per la Cultura Fiumana, Istriana e Dalmata nel Lazio, Roma 2002.
- Ballarini A., Qualche utile riflessione per conoscere meglio chi siamo e cosa vogliamo, in Fiume. Rivista di studi fiumani, n. 37, Roma 1999.
- A. Bracco, La Società di Studi Fiumani. La storia di un popolo e della sua città attraverso la vita di un'associazione culturale, tesi di laurea conseguito nell'Università degli Studi di Genova, Genova 1994.
- Micich M., La Società di Studi Fiumani di Roma dalla sua ricostituzione al dialogo con la città d'origine (1960-1999), in Atti del Convegno Sveti Vid VI, Fiume-Rijeka 2001.
- Micich M., Le organizzazioni culturali e sportive degli esuli fiumani in Italia con particolare riferimento alla Società di Studi, in Fiume. Rivista di Studi Fiumani, n. 37, Roma 1999.
-Micich M., Le organizzazioni culturali e sportive degli esuli fiumani in Italia con particolare riferimento alla Società di Studi, in Atti del Convegno Fiume Itinerari culturali, tenutosi a Fiume-Rijeka il 26/10/1996, Fiume-Rijeka, Edit, 1997.
- Il Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma. Cronaca e storia di uomini e fatti (1947-2003), Atti del Convegno di Studi di Roma 19 dicembre 2003, Roma 2003.

Relazioni