Franzoni, Giovanni
Varna (Bulgaria) 08/11/1928 - Canneto Sabino (Fara Sabina) 13/07/2017
Metadati
- Tipologia
- Persona
- Intestazione di autorità
- Intestazione:
- Franzoni, Giovanni
- Data:
- 08/11/1928-13/07/2017
- Tipo:
- anagrafica
- Date di esistenza
- Luogo di nascita:
- Varna (Bulgaria)
- Data di nascita:
- 08/11/1928
- Luogo di morte:
- Canneto Sabino (Fara Sabina)
- Data di morte:
- 13/07/2017
- Biografia / Storia
- Giovanni Franzoni nasce l’8 novembre 1928 a Varna, in Bulgaria. Trascorre l’adolescenza a Firenze, dove studia prima all’Istituto tecnico-commerciale e poi al liceo scientifico, diplomandosi nel 1947.
Terminato il liceo, decide di entrare in seminario e si trasferisce a Roma, dove viene ammesso all'Almo collegio Capranica di Roma.
Nel 1950 entra nell’Abbazia benedettina di S. Paolo e nel 1955 riceve l’ordinazione sacerdotale; nel 1956, mentre sta concludendo la tesi in teologia, inizia ad insegnare storia dell’arte e filosofia nel collegio dell'Abbazia benedettina di Farfa, di cui diviene anche rettore.
Nel 1964 diviene abate dell'Abbazia di San Paolo fuori le mura a Roma e partecipa alle ultime due sessioni del Concilio Vaticano II. In quegli anni avvia l'esperienza della Comunità cristiana di base di San Paolo, in cui coniuga l'ascolto del Vangelo con la lettura delle situazioni politiche ed ecclesiali. Alcune di queste scelte, come l'opposizione al Concordato tra Stato e Chiesa, la condanna della guerra in Vietnam e la solidarietà con le lotte operaie dell'autunno caldo, gli procurano la contrarietà della Santa Sede.
Il 12 luglio 1973, poco tempo dopo la pubblicazione della lettera pastorale La terra è di Dio, si dimette dalla carica di abate e viene accolto dai monaci camaldolesi di San Gregorio al Celio.
Nel 1974 prende apertamente posizione per la libertà di voto dei cattolici al referendum sul divorzio, a questa sua presa di posizione seguono forti critiche dalle gerarchie ecclesiastiche e anche dagli esponenti politici della Democrazia cristiana. Viene in conflitto con le autorità vaticane per la sua predicazione, che voleva essere fedele sia all’evangelo che ai problemi sociali e politici e quando si schiera a favore del divorzio viene sospeso “ipso facto a divinis”, gli viene cioè proibito di amministrare i sacramenti per non avere sospeso gli appuntamenti pubblici sul tema del divorzio.
Continua con la sua attività di animatore della Comunità di San Paolo e del Coordinamento nazionale delle comunità cristiane di base e collabora con la rivista «Com-Nuovi tempi».
In seguito al suo dichiarato appoggio al PCI durante la campagna elettorale del 1976 e alla sua posizione durante il referendum del ‘74, viene dimesso dallo stato clericale con una sentenza emanata dalla Congregazione per la dottrina della fede il 31 luglio 1976.
Negli anni seguenti continua la sua esperienza di fede nella Comunità di base di San Paolo, è coinvolto in tutte le lotte sociali e civili. In tempi più recenti è protagonista dell’opposizione alle guerre in Iraq e Afghanistan, ma è anche autore dei percorsi di fede con il gruppo biblico e il gruppo donne che approfondisce le tematiche riguardanti la condizione della donna nella Chiesa e nella società.
Nel 1991 si sposa con rito civile presso l’ambasciata italiana a Tokio con Yukiko Ueno, una giornalista giapponese conosciuta alla fine degli anni ’80.
Scompare a Canneto Sabino il 13 luglio 2017.
[Per la ricostruzione delle notizie biografiche di Giovanni Franzoni, è stato consultato G. Franzoni, Autobiografia di un cattolico marginale, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2014]
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