La dinamica attività pubblicistica di Tripodi richiedeva abbondanti fonti d'informazione. Egli ne raccolse in gran numero. Sembra evidente come seguisse le vicende politiche e militari del periodo tra gli ultimi momenti della guerra e gli anni successivi, costellati di avvenimenti di grande rilievo, la caduta della monarchia, la nascita della repubblica, gli strascichi giudiziari e istituzionali della caduta del fascismo. Altrettanto interesse, forse anche maggiore, riscuotevano in lui le questioni culturali. Era un promotore di cultura, un intellettuale prestato alla politica, nella quale intendeva infondere uno spirito elevato e una sensibilità che avrebbero aiutato ad affrontare le sfide sociali, economiche, scolastiche del Paese.

Pare il caso di rilevare la rarità di alcuni periodici conservati nella presente sottoserie: «Il Pubblico», «La Settimana», «La Capitale», «Quadrante» sono quotidiani poco conosciuti difficilmente reperibili e costituiscono senz'altro un'attrattiva documentaria del fondo. La restante documentazione della sottoserie presenta aspetti di interesse più per la modalità di scelta delle fonti da conservare operata dal soggetto produttore che per l'originalità delle carte. Modalità che comunque rivela le curiosità intellettuali dell'uomo e aiuta a inquadrare il personaggio. Va notato che la Calabria è un soggetto sempre presente nelle sue ricerche e nei suoi studi.