Lo Stato libero di Fiume nasce grazie all'art. 4 del Trattato di Rapallo, siglato nel novembre 1920. In forza del Trattato di Rapallo, l'Italia si preoccupò di sgombrare Fiume con la forza dalle truppe legionarie occupanti, che abbandonarono Fiume ai primi di gennaio 1921 (Gabriele d'Annunzio lasciò la città il 18 di quel mese). Prese avvio un governo provvisorio che avrebbe traghettato la città fino alle elezioni del 24 aprile 1921, elezioni vinte, tra mille difficoltà, dal Partito Autonomo. Zanella divenne Presidente e fu insediata una Assemblea Costituente. La vita dello Stato libero fu molto tormentata a causa delle violenze fasciste, che nei primi fascicoli della sottoserie sono molto ben documentate. Il Governo Zanella fu abbattuto il 3 marzo 1922 grazie al primo vero colpo di Stato di stampo fascista con a capo, militarmente, Ernesto Cabruna e, politicamente, il fascista Francesco Giunta.