Contiene analisi della congiuntura dei paesi dell'America Latina sottoposti alla dittatura militare.
Si analizza la situazione dei prigionieri politici in Cile, dove sono presenti almeno 40 centri di detenzione e tortura per detenuti politici, evidenziando la funzione dello Stadio nazionale del Cile, usato come centro di prigionia, tortura e desaparecimento.
Si segnalano casi di torture, assassinii e sparizioni in Cile; si evidenzia l'appoggio della dittatura brasiliana a quella cilena, in particolare nell'insegnamento e importazione dei metodi di tortura.
Si tratta di registrazioni di testimonianze di persone che furono perseguitate dalla dittatura militare in Cile (alcune persone non si identificano perché la loro famiglia e gli amici in Cile sono ancora in pericolo di essere perseguitati e imprigionati):
Cardenas Maestro militante di sinistra sottoposto a tortura (Rollo 1-2);
testimonianza di una donna che non si identifica per preservare la sua famiglia e gli altri compagni torturati (Rollo 2);
Fernando Campos assistente di cura che stava lavorando in un ospedale il giorno del colpo di stato in Cile (Rollo 3);
testimonianza di Irma [?], madre di un ragazzo di 17 anni che è stato ucciso il giorno dopo il colpo di Stato (Rollo 3-4);
testimonianza di un uomo che ha contribuito a ottenere informazioni su detenuti e vittime. (Rollo4) Continuazione della testimonianza di Irma;
relazione fatta da un gruppo di francesi dall'esterno dello Stadio Nazionale del Cile (Rollo 4);
testimonianza di Lucia, vittima di tortura.