Il primo Congresso della Confederazione nazionale perseguitati politici antifascisti si svolge a Roma presso il Salone Margherita, in via Due Macelli, nei giorni 7, 8 e 9 ottobre 1946. 
Si conservano due copie a stampa (più una fotocopia) del "Resoconto del primo Congresso nazionale" (Arti grafiche, Minerva, Roma) contenente il programma delle tre giornate del Congresso.
Il Congresso - come riportato nell'incipit del Resoconto - è indetto con lo scopo specifico di fondere "tutte la forze delle vittime del fascismo e tracciare il programma di attività della Confederazione". Segue l'elenco dei delegati delle varie associazioni, Federazioni e Sezioni locali. Prendono la parola gli esponenti dei partiti e movimenti politici. La seduta pomeridiana, presieduta inizialmente da Diotallevi, si svolge nella sede dell'Unione editrice sindacale italiana in via IV Novembre n. 149. Interviene Alletto, riferendo sull'attività dell'Associazione "Sesto Braccio" dall'agosto 1945 al 25 marzo 1946, allorquando furono gettate le basi, non senza difficoltà, della nuova Confederazione. Poi il Congresso è chiamato a nominare una Commissione di verifica dei poteri e a decidere sui criteri per l'ammissione dei soci. Il presidente Guermandi osserva che  il numero dei delegati presenti è maggiore rispetto a quello degli intervenuti nel Convegno di marzo, sebbene non esista ancora una vera e propria unificazione di tutte le forze dei perseguitati antifascisti. Auspica che anche a livello internazionale gli antifascisti si organizzino unitariamente. Si nomina una Commissione per la revisione del progetto di Statuto.
Nella seconda giornata i lavori si svolgono nella Sala di via IV Novembre, presieduti da Bardi. Si discute sul progetto di Statuto confederale elaborato dall'apposita Commissione e si decide che ogni delegato esprima un voto per ogni provincia da lui rappresentata. La seduta pomeridiana è presieduta da Gatto, il quale propone una visita alla Fosse Ardeatine nell'indomani per deporre una corona di fiori. Si discute sul testo dello Statuto. Nella terza giornata si riprende la discussione. Viene nominato il Comitato esecutivo provvisorio.