I testi non sempre sono stati compilati sugli schedoni prestampati, a volte si presentano su fogli bianchi dattiloscritti o, più raramente, manoscritti. Sono spesso accompagnati dal modulo di revisione. Raramente si trovano, o accanto allo schedone o in sua assenza, i moduli di questionario che erano stati inviati agli enti per una indagine conoscitiva. Ne diamo ogni volta debita segnalazione.
Questi originali, molti dei quali privi di data, si differenziano da quelli inventariati e conservati insieme alle bozze perché non recano la numerazione in rosso. Essi non si presentano come voci definitive ma piuttosto in una prima fase di lavorazione. Nello stesso fascicolo, per categoria, a volte sono riuniti gli schedoni di uno stesso collaboratore, a volte sono invece riuniti sotto il nome dello stesso revisore. Spesso sulle carpette figura il nome appunto del revisore, che peraltro firma - anche se non sempre - il modulo di revisione, che è generalmente datato tra il 1939 e il 1942. Gli estremi cronologici delle singole unità archivistiche, nella maggior parte dei casi, fanno quindi riferimento alla datazione riportata sui moduli di revisione presenti nei fascicoli.
L'intitolazione di queste categorie sembra essere stata successivamente modificata; molte sono incomplete e contengono pochissime voci.