Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1974-1989
- Consistenza
- Tipologia:
- faldone/i
- Quantità:
- 7
- Consistenza (testo libero):
- 38 fascicoli, 4 sottofascicoli
- Storia istituzionale/Biografia
Suzanne Santoro (New York 1946), è un’artista statunitense, formatasi presso la School of Visual Arts di New York e la New York University. Frequenta il contesto newyorkese minimalista e concettuale degli anni Sessanta, avvicinandosi alle ricerche di Dan Flavin e Joseph Kosuth. Tra la fine degli anni Sessanta e il principio del decennio successivo si trasferisce a Roma, prima temporaneamente al seguito della famiglia Rothko (cui viene indirizzata grazie alla sua insegnante Dore Ashton), e poi definitivamente. A Roma, il suo percorso artistico si incrocia con l’esperienza della militanza femminista, attraverso la frequentazione del collettivo di Rivolta femminile, dove approda grazie ai contatti con Carla Lonzi, conosciuta precedentemente a New York, durante il soggiorno americano della critica d’arte (seconda metà degli anni Sessanta). Il contatto con il Femminismo rappresenta un forte stimolo per la propria ricerca estetica, che si concentra su temi marcatamente femministi, quali la sessualità e il corpo. La ridefinizione della zona erogena femminile rappresenta in quegli anni (decennio 1970) il perimetro di indagine della ricerca dell’artista, che mira alla definizione di un vocabolario sessuale visivo aderente alla dimensione reale e organica del corpo della donna, spogliato quest’ultimo dalle rappresentazioni banalizzanti e sbrigative che la tradizione artistica ha operato nel corso della storia, dalla statuaria classica fino ai tempi più recenti. Nel 1976 Santoro fonda insieme a un gruppo di intellettuali ed artiste (Carla Accardi, Eva Menzio, Anna Maria Colucci, LeoNilde Carabba, Stephanie Oursler, Nedda Guidi, Silvia Truppi) la Cooperativa Beato Angelico (CBA), esperienza a metà tra il collettivo femminista e la cooperativa di artiste. La CBA ha uno spazio espositivo stabile, dove ogni singola artista è chiamata ad esporre a rotazione. Il gruppo si scioglie nel 1978. Negli anni Ottanta Santoro si laurea presso L’Istituto di Ortofonologia di Roma assumendo la qualifica di Terapista d’Arte. Dal 1985 si occupa dell’atelier grafico dell’Istituto, lavorando con bambini sordomuti e autistici. La produzione artistica degli anni Ottanta porta avanti i temi chiave del decennio precedente, con una costante centralità dell’organo genitale femminile, ma attraverso un maggiore utilizzo del colore come elemento caratterizzante. In quegli anni l’artista lavora molto su carta, realizzando opere ad acquerello e a tempera, ricerca che prosegue anche nel decennio successivo. In tempi più recenti (anni Duemila) Santoro ha lavorato a partire da alcune opere scelte di Caravaggio, e, negli ultimi anni, prendendo spunto dal contesto visivo dell’arte medievale. Ancora oggi prosegue l’attività terapeutica legata all'arte.
- Storia archivistica
- Nel 2013, a 10 anni dalla costituzione, l'artista statunitense ha proposto all'Associazione Archivia la donazione del suo archivio. colpita dal grande lavoro di acquisizione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-culturale delle donne che Archivia anche prima della sua fondazione aveva svolto, grazie alla passione e alla consapevolezza delle sue socie. La proposta di donazione venne accettata dagli organi direttivi di Archivia e il fondo Suzanne Santoro divenne proprietà dell'associazione, entrando a pieno titolo nel patrimonio storico di Archivia. Nel 2016 la Direzione generale degli archivi (Mibact) ha acceso con Archivia una Convenzione di ricerca sul progetto presentato per procedere a un primo ordinamento di tre importanti fondi, tra cui il fondo Suzanne Santoro.
- Modalità di acquisizione
- Donazione
- Struttura
- L'archivio è strutturato in sei serie e ha una consistenza di 38 fascicoli, 1521 cc. e 30 riviste nella serie 5 e 6, con numerazione progressiva continua. In qualche caso è stato necessario inserire dei sottofascicoli. Il fascicolo 19. Miscellanea nella serie 2. Lavori artistici è stato incrementato con un'altra miscellanea originariamente conservata nella serie 1. Corrispondenza.
La serie 2. Lavori artistici si trova fisicamente conservata in due faldoni distinti, a causa dei numero documenti in essa contenuti.
Gli estremi cronologici vanno dal 1971 al 2011:
1. Corrispondenza
2. Lavori artistici
3. Inviti, locandine e testi vari
4. Cooperativa Beato Angelico
5. Riviste straniere
6. Riviste italiane
- Link esterni