Lazio'900
Liana Borghi
Fondo

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Tipologia
Fondo
Data
Data:
1968-2020
Consistenza
Consistenza (testo libero):
176 fascicoli in 155 buste e 4 scatole
Storia istituzionale/Biografia

Profilo Biografico

Giovanna Olivieri

Seconda figlia di Tina Zannolli e del pedagogista di famiglia ebraica livornese Lamberto Borghi, Liana nasce a Miglianico di Chieti il 9 ottobre 1940. Il padre, escluso dall’insegnamento di Storia e filosofia nel Liceo classico di Pisa per effetto delle leggi razziali, è appena emigrato negli Stati Uniti da cui tornerà nel 1947. Dopo l’annullamento del matrimonio e le seconde nozze della madre, Liana nel 1950 si trasferisce dalla dimora dei nonni materni, farmacisti in Abruzzo, ad una casa a Livorno con la nuova famiglia, allietata da due nuovi fratelli.
Nel 1954 Liana - in collegio a Cortina d’Ampezzo - frequenta il Liceo linguistico internazionale per due anni e, dopo il ritorno a Livorno, studia privatamente per l’ammissione all’ultimo anno delle Magistrali. Nel 1959, iscritta al II anno della Facoltà di lettere all’Università di Pisa, si trasferisce a Firenze nella casa del padre e frequenta anche la Scuola interpreti.
Nel 1961 si sposa con Robin Coope con cui va a vivere a Londra e due anni dopo dà alla luce la figlia Erica.
Nel 1965 si trasferisce per due anni a Rotterdam. Tornata in seguito nella capitale inglese, frequenta i corsi per diventare guida turistica di Londra e lavora come assistente bibliotecaria presso l'Istituto di Cultura Italiana della città. Nel 1971 si laurea a Pisa, si separa dal marito e ritorna a vivere in Italia.
Dopo un periodo di insegnamento di Lingua e letteratura italiana presso la California State University, sede di Firenze, e di Lingua Inglese al Liceo Scientifico Cicognini di Prato, nel 1974 vince una borsa di studio Fulbright nel programma di dottorato in studi americani presso l'Università di Houston.
Nel 1975-76 diviene lettrice nel programma di dottorato di letteratura inglese presso la New York University. Sono questi gli anni in cui incontra il femminismo americano e al suo rientro in Italia frequenta collettivi e ambienti della sinistra extraparlamentare. A New York segue il convegno "Secondo sesso, trent'anni dopo", con gli interventi della scrittrice francese Monique Wittig Non si nasce donna, della scrittrice afro-americana Audre Lorde Gli strumenti del padrone e le conferenze di Adrienne Rich, Julia Kristeva, Helen Cixous.
Dal 1976 al 1980 è Assegnista di letteratura Nord Americana alla facoltà di lettere di Pisa e ottiene due anni di "Visiting Scholar" con borsa di studio A.C.L.S. (American Council of Learned Societies) alla New York University e a Harvard University.
Il 1979, in particolare, è un anno ricco di avvenimenti per Liana che si fidanza con una donna, traduce le poesie di Adrienne Rich nel volume pubblicato da Savelli Esplorando il relitto ed è fra le fondatrici della Libreria delle donne di Firenze.
Nel 1980 è a Boston con la compagna nativa-americana e partecipa a
un gruppo di lesbiche italoamericane della storica associazione Daughters of Bilitis, e al Gruppo di storia gay e lesbica di Boston. Segue inoltre Persephone Press, una casa editrice che si occupava della nuova cultura lesbica e femminista interrazziale e che pubblica tra l'80 e l'82 Michelle Cliff, compagna di Rich, Cherrie Moraga e Gloria Andaldùa, Irena Klepfisz e Audre Lorde. Tutte le autrici pubblicate da Persephone Press e Adrienne Rich - che aveva scritto nel '79 il saggio su Eterosessualità obbligatoria ed esistenza lesbica e nel gennaio dell'81 rileverà insieme a Michele Cliff la rivista lesbica Sinister Wisdom - sono attive a Boston per presentare i loro libri e discutere di multiculturalismo lesbico e di politica del posizionamento.
In uno dei tanti rientri in Italia, a Pasqua del 1981, partecipa a Torino ad un Convegno dell’ILIS (International lesbian information service) nel quale incontra militanti dei primi gruppi lesbici sorti in Italia. La volontà di Borghi di confrontarsi con il femminismo lesbico italiano e arricchirne l’elaborazione con testi e teorie sconosciuti in Italia la impegnerà nella nascita di Linea Lesbica Fiorentina - poi gruppo del Mercoledì - che organizzerà più avanti, ovvero nel 1987 all’Impruneta, il V Convegno lesbico. Il gruppo, dopo il convegno, costituirà l’Associazione Amando(r)la che sarà attiva a Firenze fino al ‘94.
Nell’81 conosce Rosanna Fiocchetto, scrittrice e libraia alla Libreria delle donne di Roma e militante nel gruppo lesbico che darà vita al Cli (Collegamento lesbiche Italiane). Con Fiocchetto, Borghi aprirà un periodo fecondo di scambi di letture, traduzioni e pubblicazioni sia di testi del lesbismo americano, diffusi sul Bollettino del Cli, sia del volume Il nostro mondo comune (1983) una raccolta di scritti critici sulla teoria dell’affidamento diffusa nel Sottosopra verde Più donne che uomini, proposta dal gruppo 4 della Libreria delle donne di Milano.
Lettrice di letteratura Nord-americana dall’80 all’83 alla Facoltà di lettere di Pisa, si trasferisce poi all’Università di Bologna in cui sarà Ricercatrice di letteratura anglo-americana fino al 1992.
Nel 1985 Borghi traduce Lo spacco alla radice di Adrienne Rich per la nuova Casa Editrice &stro, fondata insieme a Rosanna Fiocchetto, che ha già pubblicato Sappho Poesie, nella traduzione di Iolanda Insana, e che pubblicherà, fino al 1995, 15 titoli fra cui anche l’unico romanzo di Borghi Tenda con vista (1987).
Come docente Borghi si impegna nell’impresa di introdurre gli Women’s Studies nel mondo accademico partecipando a seminari e studi sulla teoria e pratica letteraria, allacciando importanti e durature relazioni con Teresa De Lauretis dell’Università di Santa Cruz e Rosi Braidotti dell’Università di Utrecht, ma anche con numerose docenti e scrittrici Italiane. Tra il ‘91 e il ‘93 trascorre periodi all’Università di Utrecht per un progetto su gender e genere letterario e collabora al Programma PIC Gay and Lesbian Studies, Erasmus Program. Dal 1994 è co-responsabile della divisione lesbica di W.I.S.E. (Women’s International Studies Europe), e dal 1998 è referente per l’Università di Firenze di ATHENA, la rete tematica europea Socrates di Women’s studies, poi chiusa nel 2010.
Dal 1993 al 2009 è Ricercatrice di letteratura Anglo Americana all’Università di Firenze - con un Congedo per studio nel 1995-96 presso il Five College Women's Research Center, Mount Holyoke College in Massachussets.
Nel 1996 è fondatrice con altre della Società italiana delle letterate (SIL) che nasce come progetto con un forte profilo interdisciplinare e interculturale nell’ambito letterario, progetto lanciato da Borghi e Annamaria Crispino al convegno S/Oggetti Immaginari. Letterature comparate al femminile, organizzato dall’Università e da W.I.S.E a Firenze dal 2 al 4 novembre 1995.
La collaborazione con l’Associazione Il Giardino dei Ciliegi di Firenze, che era nata alla fine degli anni ’80 in occasione di eventi organizzati dall’Amando(r)la e lì ospitati, diventa più organica a partire dal trasferimento di Borghi dall’Ateneo di Bologna all’Università di Firenze. Il dinamismo della sezione SIL di Firenze e il solido rapporto con Clotilde Barbarulli arricchiranno la programmazione del Giardino di proposte tematiche e organizzazione di eventi; iniziative in cui Borghi mette in relazione il mondo accademico, la SIL, il femminismo della Libreria delle donne, l’attivismo internazionale LGBTQ con le tante scrittrici e teoriche con cui interagisce: De Lauretis, Judith Butler, Rosi Braidotti, Nicole Brossard, Beatriz Preciado.
La scuola estiva residenziale d’intercultura, dedicata alla letteratura di genere, nasce nel 2001 a Villa Fiorelli di Prato pensata e organizzata da Borghi e Clotilde Barbarulli, con il coinvolgimento di SIL, l’appoggio della rete ATHENA e grazie al progetto Porto Franco della Regione Toscana e si chiamerà Raccontar/si. Rivolta a donne native e migranti insieme, si svolge annualmente fino al 2008 e quindi nel 2011-2013 cui seguiranno importanti convegni annuali. La scuola produrrà quattro pubblicazioni a cura di Borghi e Barbarulli e darà vita a una vivace rete di giovani intellettuali.
Nel 2002-03 un Congedo per studio e ricerca al Dipartimento di Storia della Coscienza, la porta all’Università della California a Santa Cruz.

Nel 2010 l’interesse per l’approccio interculturale e per l’editoria ha indotto Borghi alla creazione assieme a Marco Pustianaz della collana àltera presso le Edizioni ETS, nella quale sono tradotti e/o pubblicati testi di studi queer e Zami Così riscrivo il mio nome di Audre Lorde.

Docente, scrittrice, traduttrice, studiosa interessata alla cultura contemporanea, Borghi ha coniugato la sua passione per la letteratura con l’attivismo di teorica femminista, lesbica e queer, facendo conoscere teorie e tendenze provenienti dal contesto angloamericano. Ha così introdotto nozioni quali naturalculturale (Donna J. Haraway), performatività della natura (Karen Barad), teoria degli affetti (Sara Ahmed), archivi dei sentimenti (Ann Cvetkovich), pedagogia queer (Eve K. Sedgwick), mestizaje (Gloria E. Anzaldua), contrasessualità (Paul Beatriz Preciado), omonazionalismo (Jasbir Puar), disindentificazione (Esteban Muñoz).

Altrettanto incisiva la sua attività di traduzione e/o divulgazione di autrici lesbiche tuttora considerate fondamentali, come Adrienne Rich, Audre Lorde, Nicole Brossard, Teresa de Laurentis, Gertrude Stein e Monique Wittig.

Borghi stessa illustra il suo “posizionamento” teorico e politico in un intervento del 1997:

Mi occupo di letteratura anglo-americana, con particolare interesse per la teoria lesbica, specie se collegata alla letteratura. Dal punto di vista metodologico e teorico, faccio riferimento a un poststrutturalismo femminista coniugato abbastanza tipicamente con gli studi postcoloniali (che studiano i sistemi di oppressione), con quelli dei subordinati (che studiano il rapporto tra dominanti e dominati), e con quelli della diaspora (che studiano l’impatto della “razza” nel mondo), strategie culturali utili a mettere a fuoco le diversità, spiazzare antiche egemonie, indagare su luoghi di pregiudizio e di oppressione, e vedere come si costruiscono narrative di inclusione ed esclusione.  (…) Qui intendo il posizionamento di una persona che si identifica con una storia di genere femminile segnata dalle divergenze tra la prospettiva eterofemminista e quella lesbica; che per il sesso e gli affetti preferisce le donne, e che eticamente si sente responsabile di una pratica di non violenza e solidarietà condivisa con altri soggetti “marginali” (1).

 

Il suo percorso personale presenta molte sfaccettature: il bilinguismo, i molti soggiorni all’estero, l’interesse per la socialità, l’amore per la letteratura, in particolare la poesia, la vocazione all’insegnamento e soprattutto la fascinazione per Adrienne Rich, al cui pensiero tornerà più volte nel corso della vita per trarne suggerimenti e confronto (si veda uno dei suoi ultimi testi, scritto per la riedizione del volume Il nostro mondo comune, pubblicato nel 2020 da Asterisco edizioni).

A testimonianza della ricchezza dei suoi interessi, del suo impegno, della sua vasta cultura, restano numerosi scritti pubblicati in vari contesti e reperibili anche sul web. Borghi scrive infatti testi per conferenze e pubblicazioni sulle scrittrici amate: Mary Wollstonecraft, Gertrude Stein, Jane Austen, Kate Chopin, Marny Hall, Margaret Fuller, Joanna Russ, e sulle lettere fra Virginia Woolf e Vita Sackville West o fra Janet Flanner e Natalia Danesi Murray. Le autrici ebree americane e le antenate dell’800 sono temi ricorrenti nei suoi scritti, così come la fantascienza, su cui stende uno dei suoi ultimi saggi Neomaterialismo e fantascienza delle donne. Intramazioni, per il Convegno tenutosi al Giardino dei ciliegi di Firenze il 30-31 ottobre 2021.

Borghi, già molto malata, morirà poco dopo, il 20 novembre 2021 a Livorno.

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(1) Liana Borghi Insegnare il queer: marginalità, resistenza, trasgressione, in: Gigi Malaroda e Massimo Piccione (a cura di), Pro/posizioni. Interventi alla prima università gay e lesbica ‘Otia Labronica’, Livorno 24-30 agosto 1997. Stampato in proprio presso Pisa: Industrie grafiche Pacini, 2000.

Storia archivistica

Il complesso archivistico di Liana Borghi è stato donato all'Associazione Archivia con atto del 31 Marzo 2022 dalla figlia e legittima erede Erica Coope. La donante ha ritenuto che - fra le possibili Istituzioni interessate a ricevere la donazione dell’Archivio e della Biblioteca – fosse Archivia, con sede nella Casa Internazionale delle donne a Roma, il luogo consono a conservare, valorizzare e rendere fruibile il fondo prodotto dalla madre. La candidatura di Archivia è stata accolta valutando positivamente il contesto femminista in cui sono presenti 43 Fondi archivistici - fra i quali il Fondo CLI Collegamento lesbiche italiane con consistenti tracce archivistiche di Borghi - le competenze nella gestione di archivi personali, la possibilità di ottenere la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante, e quindi la tutela del Ministero, sui materiali donati.
Corredato di elenco di consistenza finalizzato alla donazione, è stato successivamente dichiarato di interesse culturale particolarmente importante per la storia del XX secolo, con decreto del 17 gennaio 2024, dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio ai sensi del Codice dei beni culturali (d.lgs. nr. 22/2004), a firma della Soprintendente Giovanna Giubbini, con procedimento a cura della funzionaria archivista Sonja Moceri.

Il riordinamento e l’inventariazione dell’archivio sono stati eseguiti nel 2023-24, grazie a una donazione in denaro di Erica Coope, con incarico affidato a Chiara Franzoni, archivista libera professionista accreditata presso la Soprintendenza.

L’archivio Liana Borghi ha una consistenza di 176 unità archivistiche contenenti atti dal 1968 al 2020, condizionate all’interno di 155 buste e 4 scatole. La documentazione, descritta analiticamente nel presente inventario, esplicita rapporti e contatti della studiosa; integra il materiale edito e quanto del suo pensiero era comunque già noto e attesta lo svolgersi delle attività, a partire dalla giovinezza.

 

Il materiale documentario presenta tracce di una embrionale organizzazione delle carte, operata personalmente da Liana Borghi, ma nel complesso è pervenuto in stato di generale disordine. Ogni busta contiene perlopiù appunti manoscritti, dattiloscritti, mappe concettuali, stampe da web, fotocopie di testi, corrispondenza e brochure, assemblati ad uso conservazione e consultazioni successive, con accumuli, lacune, cronologie e riferimenti non sempre decifrabili e non facilmente riconducibili ad un lavoro o ad un progetto specifico.

L’articolazione del fondo archivistico in serie e in base al contenuto dei fascicoli, che mostrano peraltro caratteri di forte contiguità l’una con l’altra, è frutto di una approfondita analisi della documentazione ed è stata elaborata in stretta collaborazione dell’archivista con Giovanna Olivieri coordinatrice del lavoro e testimone dal 1985 di un’epoca che ha visto Borghi come protagonista.

 

Liana Borghi era docente di letteratura anglo-americana e una buona parte delle carte d’Archivio è in lingua inglese. Ha vissuto, studiato e lavorato per lunghi periodi in Inghilterra, negli Usa e in Olanda e molti e proficui sono stati i contatti con scrittrici, studiose ed attiviste del femminismo, del Gender e del Queer internazionali, con le quali ha condiviso progetti, elaborazioni di teorie, scritti e piani di lavoro in preparazione di convegni, seminari, pubblicazione di articoli e saggi.

Sono presenti - in quantità – mappe concettuali, riassunti, schede di sintesi relative a scritti altrui (su opere a datare dalla metà del sec. XIX), appunti riferiti ad incontri di collettivi, elenchi di cose da fare e di impegni da condurre a termine, materiali vari scaricati dal web, abstract, progetti di ricerca, materiali didattici per l’insegnamento universitario, tesi di laurea, bozze di traduzioni e pubblicazioni e materiale di ricerca di varia tipologia

 

Il fondo archivistico Liana Borghi si articola nelle seguenti serie:

1. Corrispondenza

2. Attività didattica

3. Scritti traduzioni e pubblicazioni

4 Collaborazioni scientifiche

5. Attività politico-culturale

6. Materiale di lavoro

7. Materiale informatico e audiovisivo

Il materiale bibliografico catalogato in Opac SBN RL1 da Cristiana Nardelli comprende molte opere in lingua inglese e ammonta a 1.332 monografie (1.182 opere di saggistica e le restanti di narrativa e estratti) e 79 periodici perlopiù in lingua inglese.

Modalità di acquisizione
Donazione
Contenuto

Il fondo é costituito da:
unità archivistiche: fascc. 17

unità fisiche: bb. 155 e 4 scatole
Si precisa che, in presenza di fascicoli particolarmente corposi, si è reso necessario suddividere i medesimi in due unità indicate rispettivamente a e b.

Relazioni

Soggetto produttoreBorghi, Liana
Soggetto conservatoreAssociazione Archivia
Fondo di appartenenzaLiana Borghi

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